In breve
Castello di origine medievale.
È caratterizzato dalla presenza di cinque torri utilizzate per difesa e come antiche carceri.
Lo spazio interno è composto da due edifici tra cui una cappella gentilizia, aperta al pubblico due volte l'anno per celebrare la messa.
Il castello è abitato da diverse famiglie comproprietarie.
• Fruibilità: proprietà privata | non visitabile
Il castello di Castelletto Molina, è di origine medievale ed è circondato da imponenti muraglioni di cinta, anticamente ancor più elevati e con merlature ghibelline.
Dalle mura sorgono ancora cinque torri: il “torrione' principale a base rotonda e mozzato nella parte superiore; la “torre dei prigionieri' che è composta da una base con pronunciata scarpa e un corpo cilindrico culminante con un tetto che copre una merlatura ghibellina.
All'interno oltre alla parte seminterrata con un accesso a piano e due a botola, si contano tre piani. Alcune feritoie del terzo piano con forte strombatura rivelano l'uso, nel periodo più recente di vita del castello (XVII e XVIII secolo) di armi da fuoco a media-corta gittata. La torre conteneva le antiche carceri e una prigione sotterranea.
Un'altra torre è denominata “la torre di guardia' ed è a pianta quadrangolare; la “torre del Belvedere' anch'essa a base quadrata e formante un corpo avanzato, e infine la “torre di vedetta' a sbalzo da uno sperone delle mura.
Le torri conservano le merlature originarie e presentano numerose feritoie e aperture di offesa e difesa. Vennero ricoperte con tetti nel XVI secolo.
Il castello di Castelletto Molina è riportato in un affresco del XVI secolo convenzionalmente accanto a quello di Riccaldone, entrambi dipinti dal frate Ignazio Danti di Perugia (l’affresco si trova nella Galleria del Vaticano detta “delle Carte Geografiche' dove sono dipinti sui muri e sulle volte tavole di castelli e chiese d’Italia).
All'interno del complesso si trovano due edifici: uno civile denominato “il Palazzo', probabilmente ricostruito intorno al 1670 dalla contessa Ottavia Thea Porta, e l'altro chiamato la “Casa Rustica'.
L'edificio seicentesco è composto da numerosi saloni tra i quali il salone d'entrata caratterizzato da un notevole soffitto ligneo a cassettone e accanto al quale è situata una Cappella Gentilizia, con al suo interno un pregevole dipinto di San Francesco da Paola, e che viene aperta al pubblico due volte all'anno per la celebrazione della messa.
Il resto del castello è oggi abitato da diverse famiglie comproprietarie; alcune sue parti sono state trasformate in residenza di campagna.
Nda: la maggiore parte delle informazioni sulla storia e sui monumenti di Castelletto Molina sono state attinte dal volume: <<Appunti storici su Castelletto Molina>> scritto da Gin Matteo Mecio edito da Litografia Domenicane, Alba.